Quante razze di gatti esistono?

Pubblicato da Erin Ollila
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Il tuo gatto è unico, ma scoprirai che condivide molti aspetti con altri gatti della stessa tipologia. I ciuffi sulle orecchie, gli occhi dorati o gli intensi miagolii potrebbero persino provenire da un antenato di razza pura. Ma quante razze feline esistono?

La storia delle razze feline

Come riporta La Repubblica, la domesticazione dei gatti è avvenuta nell'8000 a.C. circa nella Mezzaluna Fertile, quando i gatti selvatici iniziarono ad avvicinarsi agli insediamenti degli agricoltori e a collaborare con gli umani per tenere lontani i topi dai granai. Non fu fino al XIX secolo, tuttavia, che gli appassionati di gatti iniziarono ad allevarli di proposito per ottenere un aspetto o un atteggiamento specifici. Alcuni gatti, come l'Egyptian Mau (o Mau egiziano), assomigliano molto ai loro antenati selvatici che vivevano nei deserti mediorientali (o, nel caso del Maine Coon, fra le nevi dell'America Settentrionale). Nel complesso, però, la maggior parte delle razze deriva dall'intervento umano su uno degli animali da compagnia più perfetti in natura.

A differenza dei cani, i gatti non sono cambiati molto a livello genetico rispetto ai primi gatti a essere addomesticati: infatti, come riporta Le Scienze, nella loro complessa storia evolutiva i gatti domestici si sono incrociati più volte con diverse sottospecie selvatiche, preservando le caratteristiche morfologiche, fisiologiche e comportamentali originali. Inoltre, poiché i gatti non sono mai stati allevati per compiti specifici, come la caccia o la pastorizia (a differenza dei cani), le variazioni tra i diversi esemplari sono meno evidenti rispetto alle differenze che possiamo ad esempio riscontrare tra un Rottweiler e un Beagle.

Gatto bianco e grigio a pelo lungo seduto sul tavolino in legno di un cat cafè

Quante razze feline esistono?

Il numero esatto delle razze feline attualmente esistenti al mondo dipende dalla fonte a cui si fa riferimento. I registri felini internazionali e altre organizzazioni utilizzano diversi criteri per accettare o meno una razza e pertanto il numero totale varia a seconda dell'ente — anche se in ogni caso ci sono molte meno razze feline riconosciute rispetto alle razze canine. Come riporta il portale Amore a quattro zampe, le diverse associazioni utilizzano criteri diversi per il riconoscimento delle razze feline. L'associazione che ne riconosce di più è la World Cat Federation, con ben 107 razze. Altre associazioni di primo piano riconoscono un numero di razze sensibilmente inferiore.

Ad esempio, la The International Cat Association (TICA) ne riconosce 71. Vi sono poi associazioni più conservative, come la FIFe (Fédération Internationale Féline), di cui fa parte anche l'ANFI (Associazione nazionale felina italiana), che ne riconosce 43. La FCA (Cat Fanciers Association) ritiene che siano 44, mentre per l’ANF (Anagrafe Nazionale Felina) le razze feline riconosciute sono solo 41.

Vi sono alcuni motivi per cui le diverse associazioni qualificano le razze feline in modo diverso. Il motivo più semplice è la classificazione generale. Alcuni registri non considerano i gatti senza pedigree, senza nomi dei genitori e che non possono vantare la discendenza da un determinato numero di generazioni di gatti di razza. Inoltre, alcune associazioni includono diversi tipi di gatti in un'unica classificazione, mentre altre li separano in categorie a sé stanti. 

Ma allora quante razze di gatti ci sono? Non è possibile indicare un numero preciso — come spesso accade, i gatti seguono le proprie regole.

Come funziona il riconoscimento delle razze nuove?

In genere, gli elenchi delle razze accettate dai registri sono gli stessi. Tuttavia, di tanto in tanto vengono sviluppate o introdotte in un Paese nuove razze che puntano a essere riconosciute. È il caso, per esempio, della razza Lykoi, il cui riconoscimento ufficiale è avvenuto nel 2017, come riporta il portale Amore a quattro zampe.  

Spesso, inoltre, le razze feline vengono sviluppate a partire da un gruppo di gatti che condivide un determinato tratto genetico. Se tale tratto non viene correttamente compreso, o se è connesso alla tendenza genetica a sviluppare una determinata malattia, l'allevamento può diventare controverso. Le associazioni che si occupano di promuovere la selezione delle razze feline favoriscono al contempo la diminuzione dell'insorgenza di malattie o malformazioni genetiche, come riporta ad esempio lo Statuto dell'ANFI.

In ogni caso, sia che abbia gli occhi blu, cinque dita alle zampe posteriori o un bellissimo mantello tigrato, il tipo di gatto migliore è quello che vuole venire a casa con te! Nei gattili vi sono migliaia di gatti; potrebbero non avere alcun pedigree, ma attendono qualcuno che voglia dare loro una casa per tutta la vita. Se stai cercando informazioni sulla genealogia del tuo gatto o se stai valutando di adottare uno, prenditi del tempo per scoprire i tratti unici della sua razza. Il veterinario potrà fornirti le indicazioni migliori sull'animale e su ciò di cui ha bisogno per stare bene ed essere felice. Non dimenticarti inoltre dei gatti meticci. Ogni anno in Italia vi sono migliaia di questi gatti disponibili per l'adozione, e molti di loro presentano tratti genetici simili a quelli dei loro antenati di razza. L'amore per un gatto non dipende dal numero di razze feline esistenti: il gatto migliore per te avrà i propri tratti distintivi, di cui non potrai fare altro che innamorarti.

 

Autrice

Erin Ollila

Erin Ollila crede nel potere delle parole e nella capacità di un messaggio di informare e addirittura trasformare i suoi destinatari. Scrive su internet e su pubblicazioni stampate, e si occupa di interviste, ghostwriting, post per blog e saggistica creativa. Erin è una grande appassionata di SEO e social media. Si è laureata presso la Fairfield University con un Master of Fine Arts in Scrittura Creativa. Puoi trovarla su Twitter @ReinventingErin o puoi scoprire di più su di lei dal sito http://erinollila.com.

 

Controllato e corretto dal Dottor Hein Meyer, DVM, PhD, Dipl-ECVIM-CA

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